Secondo il recente rapporto World Intangible Investment Highlights 2025 pubblicato dalla WIPO in collaborazione con la Luiss Business School (vedi qui), dal 2008 al 2024 gli investimenti in asset immateriali – come software, database, know-how, design e marchi– sono cresciuti a un ritmo quasi quattro volte superiore rispetto a quelli in asset materiali (macchinari, edifici, impianti).
Un cambio di paradigma silenzioso ma profondo, che ridisegna le priorità per chi opera nel mondo dell’innovazione, della creatività e del trasferimento tecnologico.
1. Implicazioni per gli Uffici di Trasferimento Tecnologico (UTT)
Asset intangibili – quali software, know-how, dati e, più in generale, il capitale organizzativo – stanno acquisendo un ruolo sempre più centrale nei processi di valorizzazione della ricerca e dell’innovazione.
Per gli UTT, ciò implica, tra l’altro:
– la necessità di strutturare strumenti contrattuali idonei a tutelare beni non brevettabili (NDA, clausole IP, licenze);
– una maggiore attenzione alla governance della proprietà intellettuale nei progetti incentrati su AI, big data, modelli generativi.
2. Opportunità e sfide per il settore del design
Per le imprese creative e i professionisti del design, il passaggio da un’economia tangibile a una immateriale rappresenta tanto un’opportunità quanto una responsabilità.
La protezione giuridica di design, marchi e dei contenuti digitali assume un rilievo strategico, in particolare in un contesto sempre più esposto all’imitazione (pensiamo al fenomeno “dupes”) e all’appropriazione illecita.
L’introduzione di strumenti digitali e intelligenza artificiale nei processi creativi richiede attenzione sia sotto il profilo della titolarità dei diritti, sia nella contrattualizzazione dei rapporti con fornitori, collaboratori e partner.
La sottovalutazione degli asset intangibili può tradursi in una mancata valorizzazione economica, in contenziosi futuri e in perdita di competitività.
3. Serve assistenza per proteggere o valorizzare il tuo capitale immateriale?
Siamo a disposizione per affiancarti nella definizione di strumenti giuridici adeguati e strategie efficaci per:
– tutelare invenzioni, software, know-how e dati;
– valorizzare asset immateriali attraverso contratti (es. contratti di licenza, contratti di opzione, contratto di ricerca e sviluppo, contratti di collaborazione);
– strutturare policy IP e accordi nei progetti finanziati (es. Horizon).
FAQ
Cosa sono gli asset immateriali?
Sono beni privi di consistenza fisica ma dotati di valore economico, come software, database, design, invenzioni, marchi, know-how.
È possibile proteggere output creativi generati da intelligenza artificiale?
Dipende dal grado di intervento umano, dalla natura dell’opera e dal quadro normativo applicabile. Una valutazione specifica è sempre necessaria.
Si può licenziare un software sviluppato nell’ambito di un progetto di ricerca?
Sì, a condizione di conoscere esattamente le condizioni di licenza, i vincoli a monte, e di definire chiaramente le clausole di titolarità e sfruttamento.
Quali strumenti legali sono più efficaci per tutelare dati e know-how?
Accordi di riservatezza (NDA), clausole IP nei contratti di collaborazione, regolamenti interni e una corretta gestione della documentazione tecnica.
Hai bisogno di una consulenza specifica?
Ogni situazione è unica. Una strategia su misura può aiutarti a vedere finalmente i tuoi sforzi premiati.
Richiedi Consulenza Iniziale Senza Impegno